Passito del Veneto: sontuosa dolcezza

Tecnicamente si parla di uve surmature quando l’appassimento avviene sulla pianta, oppure passite quando questo avviene sui graticci, in luoghi arieggiati e asciutti in cui vengono riposti i migliori grappoli raccolti. 

Così facendo l’acqua evapora e lo zucchero naturalmente contenuto negli acini si concentra, innescando numerose trasformazioni che daranno poi vita a vini molto complessi, aromatici, che già nel VI secolo dopo Cristo Aurelio Cassiodoro aveva definito “bevanda da mangiare, cibo da bere”. 

I passiti sono vini antichi, e proprio dal veneto arriva l’Acinatico, il famoso vino dolce, pieno e vellutato prodotto con le stesse uve dell’Amarone e di cui è di fondo l’antesignano: l’Amarone è un “passito dolce mancato” che porta avanti la fermentazione fino a ottenere un vino secco. 

La produzione del Passito del Veneto è frutto di una grande ricerca da parte dell’enologo della cantina, che assembla gli uvaggi con sapienza al fine di ottenere un vino dalle caratteristiche uniche, rispettando le direttive tipiche dello stile passito, ovvero la surmaturazione e l’appassimento. 

Il Passito del Veneto è espressione pura della volontà - e dell’abilità - dell’enologo e rispecchia queste scelte. Noi ve lo proponiamo in due versioni, vinificato in bianco e in rosso: eleganti, sontuosi e profondamente diversi nella loro unicità, raccontano una loro storia. Il rosso nasce dalle stesse uve che danno vita a vini nobili quali l’Amarone e il Ripasso e incanta con eleganti note di spezie e cioccolato e sentori di vaniglia e mandorla. Il bianco viene vinificato da un sapiente assemblaggio delle migliori uve bianche del territorio e al naso presenta profumi di banana, marmellata di albicocche, mandorle e fiori. Vi invitiamo a provarli entrambi, accompagnati da dolci tipici della zona, frolle e con i formaggi erborinati. 

Scoprirete un nuovo mondo di cui innamorarsi.