Cosa significa terroir?
Terroir è un termine particolarmente inflazionato nel mondo enologico. Il significato più immediato potrebbe richiamare semplicemente il terreno, ma in realtà terroir vuol dire molto di più. Racchiude suolo e sottosuolo, clima e microclima, ma anche vicende storiche, culture, tradizioni e pratiche enologiche. Anche il paesaggio stesso è parte del terroir, come le aree boschive che lo caratterizzano, la disposizione delle viti, la loro interazione con il terreno e così via.
La penisola mediterranea è una delle zone con la più grande varietà di terroir al mondo grazie alla posizione particolare. Da nord a sud Italia si attraversano incredibili varietà di microclimi, suoli e sottosuoli, e questo permette alla proposta enologica italiana di essere molto varia e distintiva.
Ma qual è l’influenza dei terroir sulle caratteristiche organolettiche del vino? Terre più sabbiose donano minor colore e gradazione alcolica, con profumi intensi e buona acidità. Terre più argillose portano più colore, alcol e struttura. Terre prevalentemente calcaree favoriscono l'ottenimento di vini con maggior longevità. Allo stesso modo, un clima temperato freddo, garantisce profumi floreali/fruttati primari di altissimo profilo, mentre caldo e soleggiato contribuisce allo sviluppo di vigneti che daranno vita a vini più strutturati e particolarmente alcolici.
Il terroir della Valpolicella è caratterizzato da un suolo calcareo e argilloso, ricco di calcio e altri minerali. Particolarmente adatto per la coltivazione della vite, ma anche dell'ulivo. È un terreno che porta delle caratteristiche ben distinguibili a uve come Corvina e Rondinella, che poi vengono utilizzate nella produzione del Valpolicella e dell’Amarone. Per questo le nostre colline sono diventate il simbolo di questi vini memorabili e vengono tutelate ed esaltate da famiglie e aziende come la nostra, che hanno fatto di tradizione e qualità la propria cifra stilistica.