Quanti e quali tipi di bottiglie di vetro esistono?
La risposta è tante. Esistono molti tipi di bottiglie di vetro, tante legate tradizionalmente ad alcune zone di produzione o direttamente ad alcune tipologie come la marsalese o la porto.
Attualmente il vetro risulta essere ancora il materiale più adatto per conservare il vino, perché mantiene inalterato il gusto, lo protegge da infiltrazioni ed è completamente riciclabile.
La bordolese è la bottiglia più diffusa viene utilizzata soprattutto per i rossi quindi in vetro scuro e per alcuni bianchi ma in vetro trasparente. Esistono delle variazioni di questa bottiglia come la bordolese a spalla alta, più elegante e utilizzata per vini pregiati. Noi la utilizziamo per esempio per i nostri Valpolicella.
La champagnotta, come intuibile dal nome, viene utilizzata per spumanti e champagne, presenta un vetro più spesso ed è più bombata nella parte centrale per sopportare la pressione esercitata dal vino. La champagne cuvee, utilizzata per esempio per il nostro Rosé Brut, ne è un’evoluzione con la base più larga e il collo allungato.
La borgognotta è un altra tipologia molto diffusa, presenta una spalla più bassa e un corpo più panciuto, come quella utilizzata per i nostri Amaroni.
Ci sono poi dei formati particolari per vini molto specifici come la marsalese utilizzata per conservare il marsala o la bottiglia porto per vini dolci come appunto il porto o lo sherry. Questo tipo di bottiglie spesso sono anche in tonalità diverse che vanno dal marrone al nero.
Le bottiglie di vino possono essere anche classificate sulla base della capienza. Una standard ha una capacità di 75 cl, su questa misura sono poi declinati gli altri formati particolari come la Magnum da 1,5 L, la Jéroboam da 3 L, la Mathusalem da 6 L, la Balthazar da 12 L e la Nabuchodonosor da 15 L. I nomi dall'origine biblica derivano dell’usanza di acquistare questo tipo di bottiglie soprattutto in prossimità delle feste cristiane.