Il ciclo della vite - Fioritura
Tra le giornate di pioggia e il continuo cambio di temperatura l’estate quest’anno sembra bussare un po’ timidamente alle porte. Tra i vigneti iniziano a scorgersi però i primi segnali, nelle giornate di sole un dolce profumo di fresco si alza tra i filari e le serate iniziano ad essere accompagnate dal canto dei grilli.
Quella della fioritura è una fase importante e tanto attesa, avviene solitamente tra i mesi di maggio e giugno a seconda del meteo, della temperatura e della latitudine, ma non manca mai di sorprendere per la sua bellezza.
A differenza dei mesi invernali dove il tempo sembra rallentare e le piante sembrano assopite, questo è un periodo in cui si percepisce tutta la vivacità della vite e della sua voglia di rinascere.
È la fase riproduttiva della pianta, in cui i rami o meglio i raspi si ricoprono di fiori e, nel giro di pochi giorni, sbocciano per poi essere impollinati. In vigna questo momento avviene principalmente con il supporto del vento che accompagna il polline, ma in parte anche con gli insetti che animano questo ambiente.
È un processo che può durare tra i 5 e i 20 giorni e osservandolo da vicino ci si rende conto della magia di questo processo del tutto naturale. Inoltre, tralasciando per un attimo l’aspetto romantico, è anche un momento particolarmente utile per formulare una stima di quella che potrebbe essere la produzione della vendemmia.
I fiori della vite appaiono piccoli e poco appariscenti. Alcuni fiori cadranno prima di essere fecondati mentre altri si allungheranno trasformandosi in nuovi viticci. In gergo tecnico si sviluppano attraverso un’infiorescenza a racemo, ovvero lungo un’asse, con i più vecchi verso il basso e i più nuovi in cima. È da qui che nasceranno poi gli acini, andando a creare il grappolo vero e proprio. Questa fase finale viene chiamata allegagione e inizia a distanza di qualche giorno dalla fioritura.
Da sempre queste fasi necessitano di caldo, una buona ventilazione e tanta luce, un clima quindi che in passato era particolarmente caratteristico nei mesi di Maggio e Giugno.
Negli ultimi anni però, anche qui si è fatto spazio il cambiamento climatico con un grosso impatto sul ciclo annuale della vite e sulla maturazione successiva dell’uva, che ad oggi avviene più velocemente.
Per prendersi cura al meglio della vigna la parola d’ordine quindi è: esperienza. Camminare tutti i giorni tra i filari e osservarne da vicino l’evoluzione è un passaggio fondamentale, in grado di arricchire il legame uomo-terra. In questo modo sarà infatti la pianta stessa a far capire come essere supportata al meglio.